venerdì 11 aprile 2014
accettare la realtà
Non posso più nascondermi. Voglio gridare ed essere viva, smettere di morire ogni giorno. Ci sono antri di me che ho paura di conoscere, ho paura di ritrovarmi vera e vivida nella solitudine, di accettare che la mia vita fin ora è stata un disastro completo. Lo ammetto tranquillamente, non ho provato un momento di autentica felicità perché sono sempre stata sola e mi sono sempre odiata. Mi sono sempre preoccupata di arrivare al giorno successivo, come i passi di una meccanica passeggiata, uno dopo l'altro e basta, senza un senso. Non c'è nulla che mi piaccia di me, se mi incontrassi dall'esterno mi disprezzerei sicuramente. Non valgo nulla, sono sempre stata soltanto in grado di soffrire, di lamentarmi, di ardere nella paura o nel dolore. Mai in grado di vivere, di reagire. Penso di meritarmi di morire, nella natura i più deboli muoiono sbranati, non c'è tempo per la pietà, per la misericordia, sono soltanto invenzioni di una società ipocrita. Io merito di spegnermi come una fiammella sotto la pioggia, non ho la forza di vivere. Per me è troppo, troppo intenso, troppo doloroso. E' giunto il momento di accettare la mia totale inadeguatezza a questo mondo, vorrei essere come gli altri, ma le persone come me sono bruciate dentro, non gli rimane più nulla. Non ho mai avuto niente, nulla di certo, nulla di cui fidarmi. Oggi sono una mezza-donna senza speranze, abbandonata di fronte ad un futuro orrendo, un futuro in cui non sarò in grado di fare nulla a causa dell'ansia, del mio terrore di ogni cosa. Vorrei addormentarmi e non aprire gli occhi mai più. Finalmente mi sono decisa ad andare da una psicoterapeuta. Sono di fronte ad un bivio: o la terapia o il suicidio. Non posso più vivere così, a fare finta di nulla, a fingere di essere normale. Non sono normale e la mia vita è un disastro, posso continuare a mimetizzarmi in mezzo agli altri indossando i loro vestiti e scimmiottando le loro parole, ma non sarò mai sana. Il mio cervello è malato, la mia anima vomita da anni e da sola non posso salvarmi. Nessuno mi ha mai salvata, nessuno mi ha mai amata davvero e non posso continuare ad aspettare che arrivi la persona che mi risolva la vita perché probabilmente non succederà mai. La terapia è molto costosa, spero che possa essere utile sul serio, che possa aiutarmi seriamente perché è la mia ultima possibilità. O muoio o guarisco, non ci sono altre strade, altre scelte. Sono ad un punto di non-ritorno, dopo l'ultimo abbandono, l'ultimo dei tanti, non so più cosa fare. Posso aspettare che qualcun altro mi accolga nella sua vita per poi scaraventarmi fuori quando non servirò più, posso farmi distruggere da chiunque per il resto della mia vita oppure posso provare qualcos'altro. Sono malata, è ora di accettarlo.
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